Angelina Jolie condannata per i credenti per una performance pubblica senza biancheria intima

Angelina Jolie, come parte del suo lavoro di beneficenza e come ambasciatrice di buona volontà, ha visitato le Nazioni Unite e ha tenuto una conferenza stampa in Giordania. I giornalisti e il pubblico hanno bruscamente commentato e condannato l'apparizione della stella di Hollywood.

La carità come stile di vita

Dal 2001, Angelina Jolie ha interpretato il ruolo onorifico dell'ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite. I problemi che l'attrice solleva in tutti questi anni riguardano il lavoro e il finanziamento di missioni umanitarie, organizzazioni non governative. Tutti i giornalisti, senza eccezione, hanno notato il suo lavoro disinteressato e la sua sincera partecipazione all'attuazione del programma di rifugiati delle Nazioni Unite.

Accuse di "immoralità" e "dissolutezza" dell'ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite

L'altro giorno l'attrice ha visitato il campo dei rifugiati siriani nella città di Azrak (Giordania). Ma la buona intenzione finì con le accuse di "immoralità" e "dissolutezza". Nei paesi musulmani, la modestia e la vicinanza dell'abbigliamento femminile sono rigorosamente onorati, ma nonostante il lungo abito nero chiuso, l'attrice è stata condannata per l'assenza di un reggiseno. I giornalisti sono indignati dal fatto che l'attrice, conoscendo le rigide regole di comportamento e l'aspetto delle donne, si sia concessa tali libertà.

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Gli ammiratori dell'attrice hanno sostenuto e giustificato il suo atto con possibili sensazioni dolorose quando indossava un reggiseno (Angelina Jolie aveva una mastectomia nel 2013), ma le scuse espresse non sono accettate dalla comunità giornalistica e religiosa.